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La melanzana, vegetale oggi tipico della cucina italiana, è originaria dell'India e della Cina, dove veniva coltivata sin dalla preistoria, e da dove venne importata in Europa dagli arabi nel corso del medioevo attraverso la Spagna dove per prima, nella regione dell'Andalusia, venne coltivata.
In Italia, dove la sua coltivazione fu diffusa da alcuni monaci Carmelitani, si hanno testimonianze dell'uso della melanzana in cucina a partire dal quattrocento.
Attualmente in Italia si producono circa tre milioni di quintali di melanzane, tra cui la melazana tonda di colore violaceo e quella ovale ed allungata di colore più scuro.
La melanzana, il cuo nome scientifico è solanum melongena, è un ortaggio tipicamente estivo, con pianta a fusto eretto di un altezza massima di circa 80 cm.
In cucina la melanzana trova molti usi, anche grazie alla propria capacità di assorbire oli e condimenti e impregnarsene. Da ricordare che la melanzana è consumabile solo cotta, anzi, cruda risulta contenere sostanze tossiche.
Il valore nutritivo delle melanzane è quasi nullo, sia dal punto di vista calorico che per il basso contenuto di grassi, proteine e glicidi e le ridotte quantità di vitamine e sali minerali.
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